CHE NON SIA SOLO IL 2 APRILE!

NON BASTA PIU’ ILLUMINARE DI BLU I MONUMENTI!

Alle istituzioni, alle scuole, alla comunità:
ostacolare il percorso, il trattamento, lo sviluppo e la crescita di un bimbo con diagnosi di autismo resta ad oggi uno degli errori più diffusi e più gravi del quotidiano.
E’ un atto di leggerezza, ignoranza, egoismo, crudeltà.
E’ l’esegesi di un grande paradosso: quello di credere che le famiglie di questi bambini pretendano qualcosa di più.
E invece no: ci sono diritti acquisiti che reclamano una condizione non negoziabile, imprescindibile.
Ve le farei vedere le battaglie quotidiane di queste famiglie, contro una società che non é pronta, incartata in banalità burocratiche che altro non fanno che bruciare anni preziosi di questi bambini.
E allora se non lo vuoi capire tu cittadino, specialista, insegnante, preside, burocrate, deponi le armi e dedicati ad altro.
Ogni barriera é un istante perso che un bimbo paga amaramente nel suo percorso di crescita e di sviluppo.
Siamo tutti chiamati, ieri, oggi e domani a perseguire una piena integrazione nella comunità dei bimbi nati con un funzionamento non convenzionale, che hanno bisogno di un ambiente in grado di fornire loro adeguate prospettive di apprendimento e protezione.
Non siamo di fronte a una malattia.
La soluzione non la fornisce un farmaco ma la consapevolezza e l’inclusione.
Abbiate sempre la forza e l’umiltà di conoscere prima di giudicare.
E abbatteteli i muri, con convinzione. Che la diversità é una cosa bella, ma proprio bella.
Elide Bianchi, BCBA appassionato. (2 aprile 2021)